L’ARCHITETTURA DEL VINO NELL’ERA DELL’ENOTURISMO:
TOSCANA WINE ARCHITECTURE PROTAGONISTA DEL CONVEGNO CHE PRECEDE LE ANTEPRIME DI TOSCANA – DALL’EUROPA ALLA TOSCANA TRA ETICA ED ESTETICA
Un excursus tra cantine e architettura che parte dall’Europa per arrivare qui in Toscana, prendendo in considerazione le cantine che hanno fatto la storia dell’architettura. Di questo si è parlato nel convegno: “L’architettura del vino nell’era dell’enoturismo” di venerdì 14 febbraio 2020 presso l’auditorium di Sant’Apollonia e che ha fatto da pre-apertura ad “Anteprime di Toscana”.
L’evento è organizzato dalla rivista «Casabella» con ProViaggiArchitettura, in collaborazione con l’Assessorato all’agricoltura della Regione Toscana e Federazione Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana.
Per Casabella, oltre al Direttore Francesco Dal Co, è intervenuta Francesca Chiorino parlando di: “Nuove cantine in Europa. Architettura e terroir”. Una rassegna di cantine europee (in particolare Francia, Spagna e Portogallo, con cenni alla Svizzera e all’Austria) analizzate da un punto di vista paesaggistico e architettonico. Si descriverà l’evoluzione del progetto architettonico: dalle prime cantine firmate a cavallo del millennio, più autoreferenziali ed esterne alle logiche del paesaggio, a quelle più recenti, fortemente connesse al luogo e integrate con i caratteri storici, morfologici, culturali e topografici del terroir in cui sorgono.
L’architetto Francisco Vieira Do Campos del pluripremiato studio internazionale di architettura “Meno è mais arquitectos” ha parlato di esperienze e progetti nella regione del Douro. L’abilità di fare di più con meno, è il motto dello studio, dove il ridurre è un mezzo per mettere in evidenza i concetti. Attraverso due progetti la cantina Quinta do vallado e il Wine Hotel Quinta do orgal (casa do rio) l’architetto racconta la difficile arte di semplificare a partire dalla complessità dei fattori, raccontando l’esperienza dello studio nel settore enoturistico,
Per parlare delle cantine vinicole contemporanee, si è scelto di parlare di Toscana Wine Architecture la rete d’imprese primo esempio in Italia a valorizzare vino, architettura e turismo. Costituita nel 2017, riunisce 14 cantine di design (Cantina Antinori, Caiarossa, Cantina di Montalcino, Castello di Fonterutoli, Colle Massari, Fattoria delle Ripalte, Il Borro, Le Mortelle, Petra, Podere di Pomaio, Rocca di Frassinello, Salcheto, Tenuta Ammiraglia – Frescobaldi, Tenuta Argentiera) che hanno deciso di puntare su una strategia comune, per attrarre turisti da tutto il mondo.
L’obiettivo del convegno è mettere in evidenza la complessità di un progetto in cui le cantine non sono semplici opere architettoniche, ma realtà agricole e come tali necessitano di unire la funzione estetica con la funzionalità e anche con l’etica, sia per quanto riguarda il rispetto delle persone che ci lavorano, che per quello per l’ambiente e del paesaggio.
Il progetto di una cantina di design dovrà dunque tenere di conto e in equilibrio le esigenze, della committenza, dell’architetto, dell’enologo, dell’agronomo, del paesaggista. Ne parleranno alcuni rappresentanti delle cantine di Toscana Wine Architecture: Marco Bessi Federazione Strade del Vino di Toscana , Lamberto Frescobaldi di Frescobaldi, Edoardo Milesi per Colle Massari, Renzo Cotarella di Marchesi Antinori nel Chianti Classico, Pier Mario Meletti Cavallari de la Tenuta delle Ripalte.
Al convegno, introdotto e moderato dall’esperta di comunicazione Daniela Mugnai, sono intervenuti anche l’ Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi, Marta Buffoni, Presidente della Federazione Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Toscana, Colomba Pecchioli, Presidente della Fondazione A.P.P.C. di Firenze e Marco Bessi per Toscana Wine Architecture.
Nell’ultima parte si è parlato della “nuova” vita delle cantine nell’era dell’enoturismo con Roberto Bosi di ProViaggiArchitettura, Michele Manelli della Cantina Salcheto per Toscana Wine Architecture e Gennaro Giliberti, dirigente della Regione Toscana, che illustrerà i cambiamenti alla luce della nuova legge sull’enoturismo.