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D.O.C.G. e D.O.C. della Toscana

Chianti DOCG D.M. 09/08/67 (G.U. n. 217 del 30/08/67)
Il vino Chianti, uno dei più noti e apprezzati vini rossi italiani, viene prodotto in vasta area della Toscana, comprendente zone ben delimitate delle province di Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena, con le uve di Sangiovese (75-100%), a cui possono essere aggiunte quelle di Canaiolo nero (massimo 10%), Trebbiano toscano e/o Malvasia del Chianti (massimo 10%) e di altri vitigni a bacca rossa raccomandati e/o autorizzati nelle unità amministrative della zona di produzione. Ha colore rubino vivace, tendente al granato con l’invecchiamento; odore intensamente vinoso, talvolta con profumo di mammola e con più pronunziato carattere di finezza nella fase di invecchiamento; sapore armonico, asciutto, sapido, leggermente tannico, che si affina col tempo al morbido vellutato, presentando vivezza e rotondità nel caso abbia subìto il “governo” (lenta rifermentazione del vino appena svinato con uve leggermente appassitea). Può portare in etichetta il riferimento ad una delle sette sottozone geografiche riconosciute, ovvero “Colli Aretini”, “Colli Fiorentini”, “Colli Senesi”, “Colline Pisane”, “Montalbano”, “Montespertoli” e “Rùfina”, a condizione che il prodotto in questione sia ottenuto da uve raccolte e vinificate all’interno dei rispettivi territori. Gradazione minima: 11,5° per il vino Chianti e per i vini Chianti Colli Aretini, Colli Senesi, Colline Pisane e Montalbano; 12° per i vini Chianti Colli Fiorentini, Montespertoli e Rùfina e per quello con la specificazione “superiore”. Con un invecchiamento di almeno due anni (a decorrere dal 1° gennaio successivo all’anno della vendemmia), di cui almeno tre mesi di affinamento in bottiglia, e con una gradazione minima di 12°, il vino Chianti (“superiore” escluso) ha diritto alla qualifica “riserva”. La stessa qualifica spetta ai vini con la menzione di una delle sottozone che hanno un invecchiamento identico e una gradazione minima di 12,5°. Uso: da pasto o da arrosto.

Chianti classico DOCG D.M. 09/08/67 (G.U. n. 217 del 30/08/67)

Nella zona di origine più antica, ovvero nell’intero territorio dei comuni di Castellina, Gaiole e Radda in Chianti e in parte di quello di Castelnuovo Berardenga e Poggibonsi, in provincia di Siena, e nell’intero territorio del comune di Greve in Chianti e in parte di quello di Barberino Val d’Elsa, San Casciano e Tavarnelle Val di Pesa, in provincia di Firenze, con le uve di Sangiovese (75-100%) ed eventualmente con quelle di Canaiolo nero (massimo 10%), Trebbiano toscano e/o Malvasia del Chianti (massimo 6%) e di altri vitigni a bacca rossa raccomandati e/o autorizzati nelle unità amministrative della zona di produzione (massimo 15%), viene prodotto questo vino limpido, dal colore rubino vivace tendente al granato con l’invecchiamento; odore vinoso, con profumo di mammola e con pronunziato carattere di finezza nella fase di invecchiamento; sapore armonico, asciutto, sapido, leggermente tannico, che si affina col tempo al morbido vellutato, con vivacità e rotondità nel caso abbia subìto il “governo”. Gradazione minima: 12°. Con un invecchiamento di almeno due anni (a decorrere dal 1° gennaio successivo all’anno della vendemmia) e un successivo affinamento in bottiglia di almeno tre mesi e con una gradazione minima di 12,5°, questo vino si fregia in etichetta della qualifica “riserva”. Uso: da pasto, da arrosto se invecchiato.

Vino Nobile di Montepulciano DOCG D.M. 14/06/89 (G.U. n. 258 del 04/11/89)

Si tratta di un superbo vino rosso, dalle origine antiche (1300), che deve molto probabilmente l’appellativo di “nobile” non solo alle sue qualità ma al fatto che la produzione, in una ristretta zona del territorio amministrativo di Montepulciano, in provincia di Siena, era curata in particolare dalle famiglie nobili del luogo. È ottenuto dalle uve di Sangiovese, localmente denominato Prugnolo gentile (minimo 70%), Canaiolo nero (massimo 10%) ed eventualmente di altri vitigni raccomandati e/o autorizzati nella zona (massimo 20%, purché quelli a bacca bianca non superino il 10% e si escludano quelli aromatici ad eccezione della Malvasia del Chianti). Ha colore rubino, tendente al granato con l’invecchiamento; profumo intenso, etereo, caratteristico; sapore asciutto, equilibrato e persistente, con possibile sentore di legno. Gradazione minima: 12,5°. Invecchiamento obbligatorio: due anni (a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello della vendemmia). Con un invecchiamento di almeno tre anni, di cui sei mesi di affinamento in bottiglia, e con una gradazione minima di 13°, questo vino può portare in etichetta la qualificazione “riserva”. Uso: da pasto o da arrosto.

Brunello di Montalcino DOCG D.M. 28/03/66 (G.U. n. 132 del 30/05/66)

Montalcino, in provincia di Siena, non è conosciuta soltanto per la sua storia e per le sue bellezze naturali e artistiche ma anche per il suo grande, omonimo vino rosso, valorizzato già a partire dalla seconda metà del secolo scorso. Prodotto esclusivamente con le uve del vitigno Sangiovese, localmente denominato Brunello, ha colore rosso rubino intenso tendente al granato; odore caratteristico e intenso; sapore asciutto, caldo, un po’ tannico, robusto, armonico e persistente. Gradazione minima: 12,5°. Immissione al consumo: dopo il 1° gennaio del sesto anno successivo a quello della vendemmia, con un affinamento obbligatorio di almeno due anni in contenitori di rovere e di quattro mesi in bottiglia; dopo il 1° gennaio del settimo anno successivo a quello della vendemmia, con un affinamento obbligatorio di almeno due anni in contenitori di rovere e di sei mesi in bottiglia, per la “riserva”. Uso: da arrosto.

Carmignano DOCG 
D.M. 20/10/90 (G.U. n. 59 del 11/03/91)

Prodotto in una ristretta area collinare, compresa nel territorio amministrativo di Carmignano e Poggio a Caiano, in provincia di Prato, con le uve di Sangiovese (minimo 50%), Canaiolo nero (massimo 20%), Cabernet Franc e/o Cabernet Sauvignon (10-20%), Trebbiano toscano e/o Canaiolo bianco e/o Malvasia del Chianti (massimo 10%) ed eventualmente di altri vitigni a bacca rossa raccomandati e/o autorizzati nella zona (massimo 10%), è un vino dal colore rubino vivace, intenso, tendente al granato con l’invecchiamento; odore vinoso, con profumo intenso, anche di mammola, e con più pronunciato carattere di finezza per l’invecchiamento; sapore asciutto, sapido, pieno, armonico, morbido e vellutato. Gradazione minima: 12,5°. Immissione al consumo: dopo il 1° giugno del secondo anno successivo a quello di produzione delle uve, con un periodo di invecchiamento in botti di rovere e/o di castagno di otto mesi; a partire dal 29 settembre (giorno di San Michele e festa di Carmignano) del terzo anno successivo a quello di produzione delle uve, con un invecchiamento obbligatorio in botti di rovere e/o di castagno di dodici mesi, per la “riserva”. Uso: da pasto o da arrosto.

Vernaccia di San Gimignano DOCG  D.M. 03/03/66 (G.U. n. 110 del 06/05/66)

Primo vino ad avere ottenuto il riconoscimento della DOC, di antichissima fama, essendo già noto fin dalla fine del 1200, viene prodotto nel territorio comunale di San Gimignano (Siena) con le uve del vitigno omonimo e l’eventuale aggiunta (massimo 10%) di quelle di altri vitigni a bacca bianca. Ha un colore giallo paglierino tenue tendente al dorato con l’invecchiamento; odore fine e penetrante, caratteristico; sapore asciutto, armonico con caratteristico retrogusto amarognolo. Gradazione minima: 11°. Con un invecchiamento non inferiore a 14 mesi, secondo i metodi tradizionali, oltre ad un affinamento in bottiglia di quattro mesi, può portare in etichetta la dizione “riserva”. Uso: da pasto.
Maremma Toscana IGT D.M. 09/10/95 (G.U. n. 25 del 10/10/95)

Aleatico Passito dell’Elba DOCG

Ultimo arrivato nel Gran Ducato Toscano, deve essere un vino ottenuto unicamente con vitigno Aleatico prodotto in territorio elbano. La resa massima dell’uva in vino non deve superare il 35%.


Ansonica Costa dell’Argentario DOC 
D.M. 28/04/95 (G.U. n. 125 del 31/05/95)

Nelle zone collinari, pedocollinari e insulari della parte meridionale della provincia di Grosseto e in particolare in parte dei territori dei comuni di Manciano, Orbetello e Capalbio e nell’intero territorio dei comuni di Isola del Giglio e Monte Argentario, con le uve di Ansonica ed eventualmente con quelle di altri vitigni raccomandati o autorizzati (massimo 15%), viene prodotto questo vino bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso; odore caratteristico, leggermente fruttato; sapore asciutto, morbido, vivace ed armonico. Gradazione minima: 11,5°.

Bianco dell’Empolese DOC D.M. 18/04/89 (G.U. n. 256 del 02/11/89)

In una ristretta zona che comprende i territori comunali di Empoli, Cerreto Guidi, Fucecchio, Vinci, Capraia, Limite e Montelupo Fiorentino, in provincia di Firenze, con le uve del vitigno Trebbiano toscano (minimo 80%) e con l’eventuale aggiunta di quelle di altri vitigni a frutto bianco si ottengono due tipi di vino: Bianco,Vin Santo.

Capalbio DOC Dd 21/05/99 (G.U. n. 127 del 02/06/99)

Nella zona collinare e pedecollinare della parte meridionale della provincia di Grosseto, che comprende parte dei territori amministrativi dei comuni di Capalbio, Manciano, Magliano e Orbetello, si producono i seguenti tipi di vino:Bianco,Rosso,Rosso Riserva,Rosato,Cabernet Sauvignon,Sangiovese,Vermentino,Vin Santo.

Elba DOC D.M. 09/07/67 (G.U. n. 200 del 10/08/67)

Sull’isola d’Elba, in provincia di Livorno, dove la coltura della vite risale a tempi remoti – si racconta che lo stesso Napolone I, qui in esilio, vi si dilettasse – si producono i seguenti vini:Bianco,Bianco Spumante,Rosso,Rosso Riserva,Rosato,Aleatico,Ansonica,Ansonica Passito,Moscato Bianco,Vin Santo,Vin Santo Occhio di Pernice.


Montecucco DOC 
Dd 30/07/98 (G.U. n. 185 del 10/08/98)
In provincia di Grosseto, nell’area collinare che dalle pendici del monte Amiata segue per un tratto il confine con la provincia di Siena ed è compresa nel territorio comunale di Cinigiano (dove si trova la località Monte Cucco), Civitella Paganico, Campagnatico, Castel del Piano, Roccalbegna, Arcidosso e Seggiano, si producono i seguenti vini:Bianco,Rosso,Rosso Riserva,Sangiovese,Sangiovese Riserva,Vermentino.

Bianco della Val di Nievole DOC D.M. 09/01/76 (G.U. n. 140 del 28/05/76)
Dalle uve del vitigno Trebbiano toscano, con l’eventuale aggiunta di quelle di Malvasia del Chianti, Canaiolo bianco e Vermentino o di altre uve a frutto bianco della zona, coltivate in provincia di Pistoia, si ottiene questo vino giallo dorato chiaro, tendente al paglierino, con odore gradevole e sapore secco, vivace, armonico, talvolta leggermente tendente al frizzante. Gradazione minima: 11°. Uso: da aperitivo o da pesce. Con l’appassimento delle stesse uve si ottiene il tipo “vin santo” (dolce, semisecco, secco) che ha un colore che varia dal paglierino all’ambrato più o meno fulvo; odore intenso, etereo, tipico; sapore armonico, morbido con retrogusto amarognolo. Gradazione minima: 17°. Invecchiamento obbligatorio: tre anni. Uso: da dessert.

Bianco di Pitigliano DOC 
D.M. 28/03/66 (G.U. n. 132 del 30/05/66)Con le uve che maturano nella fascia di terreni di origine vulcanica che dal Lago di Bolsena si protende verso Pitigliano (in provincia di Grosseto), provenienti dai vitigni Trebbiano toscano (50-80%), Greco e/o Malvasia bianca toscana e/o Verdello (massimo 20%) e dai vitigni Grechetto, Chardonnay, Sauvignon, Pinot bianco e Riesling italico da soli (massimo 15%) o congiuntamente (massimo 30%), ed eventualmente da altri vitigni a bacca bianca della zona (massimo 10%) si ottiene questo vino dal colore paglierino con riflessi verdolini; odore delicato; sapore asciutto, vivace, neutro, con fondo leggermente amarognolo, di medio corpo, morbido. Gradazione minima: 11°. Uso: da pesce.Con una gradazione di 12° questo vino può portare la qualificazione “superiore”. Si produce anche nel tipo “spumante” con le seguenti caratteristiche: colore paglierino con riflessi verdolini; odore delicato; sapore asciutto, acidulo, con fondo leggermente amarognolo; spuma fine e persistente. Gradazione minima: 11,5°.

Bianco Pisano di San Torpè DOC D.M. 08/07/80 (G.U. n. 300 del 31/10/80)

In un tutto o parte del territorio amministrativo di una quindicina di comuni della provincia di Pisa e in parte di quello di Collesalvetti, in provincia di Livorno, con le uve del vitigno Trebbiano toscano (minimo 75%), a cui possono essere aggiunte quelle di altri vitigni a bacca bianca della zona, si produce questo vino dal colore paglierino più o meno intenso; odore vinoso, vivace, caratteristico; sapore secco, delicato, armonico. Gradazione minima: 11°. Con le uve sottoposte a un’accurata cernita, appassite in locali idonei e ammostate tra il 1° dicembre dell’anno di raccolta e il 31 marzo di quello successivo, si ottiene il tipo “vin santo” dal colore che varia dal dorato all’ambrato intenso; odore etereo, intenso, aromatico, caratteristico; sapore amabile o secco, armonico, con retrogusto caratteristico. Gradazione minima: 16°. Invecchiamento obbligatorio (in caratelli): tre anni; quattro anni per la “riserva”. Uso: da dessert.

Montescudaio DOC D.M. 02/11/76 (G.U. n. 37 del 09/02/77
Dai vitigni Trebbiano toscano, Malvasia del Chianti, Vermentino ed in piccola percentuale da altri vitigni a frutto bianco della zona (provincia di Pisa), si produce questo vino nei tipi:Bianco,Vin Santo,Rosso.
San Gimignano DOC D.M. 08/08/96 (G.U. n. 198 del 24/08/96) Nel territorio del comune di San Gimignano, in provincia di Siena, accanto alla più nota

San Gimignano DOC D.M. 08/08/96 (G.U. n. 198 del 24/08/96)

Nel territorio del comune di San Gimignano, in provincia di Siena, accanto alla più nota Vernaccia DOCG, viene prodotto l’omonimo vino nei tipi: Rosso, Novello, Rosato, Vin Santo, Vin Santo Occhio di Pernice.

Val d’Arbia DOC D.M. 30/05/85 (G.U. n. 50 del 01/03/86)

Questo vino bianco secco viene prodotto in una vasta area della provincia di Siena e precisamente nei territori comunali di Siena, Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti, Monteriggioni, Castelnuovo Berardenga, Sovicille, Asciano, Monteroni d’Arbia, Murlo e Buonconvento. Ottenuto dalle uve di Trebbiano Toscano, Malvasia del Chianti e Chardonnay con l’eventuale aggiunta (massimo 15%) di altre uve bianche della zona; ha un colore giallo paglierino tenue con riflessi verdognoli; odore delicato, fine, fruttato; sapore asciutto, fresco, armonico. Gradazione minima: 10,5°. Uso: da pesce. Con l’appassimento delle uve e tre anni di invecchiamento si ottiene il tipo “Vin Santo” (dolce, semisecco e secco) dal colore che varia dal paglierino all’ambrato più o meno carico; odore intenso, etereo, caratteristico; sapore dal secco al dolce, armonico, morbido con retrogusto amarognolo. Gradazione minima: 17°. Uso: da dessert.


Vin Santo del Chianti DOC 
D.M. 24/10/95 (G.U. n. 271 del 20/11/95

Nell’ampio territorio del Chianti DOCG, ovvero in zone ben delimitate delle province di Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena, con le uve di Trebbiano toscano e/o Malvasia (minimo 70%) e con quelle di altri vitigni a bacca bianca e rossa raccomandati e/o autorizzati nelle province stesse, scelte accuratamente, sottoposte ad appassimento naturale e ammostate tra il 1° dicembre dell’anno di raccolta e il 31 marzo dell’anno successivo, viene prodotto, nei tipi “secco”, “abboccato”, “amabile” e “dolce”, questo vino dal colore che va dal giallo paglierino al dorato, all’ambrato intenso; odore etereo, intenso, caratteristico; sapore armonico, vellutato, secco o con più pronunciata rotondità per i tipi abboccato, amabile, dolce. Gradazione minima: 15,5°; 16° per il prodotto con specificazione di una delle sottozone geografiche. Immissione al consumo (dopo l’invecchiamento obbligatorio in caratelli): non prima del 1° novembre del terzo anno successivo a quello della vendemmia; non prima del 1° novembre del quarto anno successivo a quello della vendemmia per la “riserva”. Con le uve di Sangiovese (minimo 50%) e con quelle di altri vitigni a bacca bianca e/o rossa raccomandati e/o autorizzati nelle diverse province, si ottiene il tipo “occhio di pernice”, “amabile” e “dolce”, dal colore che varia dal rosa intenso al rosa pallido; odore caldo, intenso; sapore amabile o dolce, morbido, vellutato e rotondo. Gradazione minima: 16,5°; 17° per il prodotto con specificazione di una delle sottozone geografiche. Immissione al consumo (dopo l’invecchiamento obbligatorio in caratelli): non prima del 1° novembre del terzo anno successivo a quello della raccolta delle uve. Tutti i prodotti possono portare in etichetta la menzione di una delle sette sottozone geografiche riconosciute nell’ambito della DOCG Chianti (“Colli Aretini”, “Colli Fiorentini”, “Colli Senesi”, “Colline Pisane”, “Montalbano”, “Montespertoli” e “Rùfina”) se ottenuti con uve raccolte e vinificate all’interno dei rispettivi territori.


Vin Santo del Chianti Classico DOC 
D.M. 24/10/95 (G.U. n. 271 del 20/11/95)

Nello stesso territorio di produzione del noto Chianti Classico DOCG, con le uve di Trebbiano toscano e/o Malvasia (minimo 70%) ed eventualmente con quelle di altri vitigni a bacca bianca e rossa, raccomandati e/o autorizzati per le province di Firenze e Siena, sottoposte ad un’accurata cernita, ad appassimento naturale e ammostate tra il 1° dicembre dell’anno di raccolta e il 31 marzo dell’anno successivo, viene prodotto, nei tipi “secco” e “amabile”, questo vino dal colore che varia dal giallo paglierino al dorato, all’ambrato intenso; odore etereo, intenso, caratteristico; sapore armonico, vellutato, con più pronunciata rotondità per il tipo amabile. Gradazione minima: 16°. Invecchiamento obbligatorio (in caratelli): tre anni; quattro anni per la “riserva”. Uso: da dessert. Con le uve di Sangiovese (minimo 50%) e con quelle di altri vitigni a bacca rossa o bianca, raccomandati e/o autorizzati per le province di Firenze e Siena, si ottiene il tipo “occhio di pernice” dal colore che va dal rosa intenso al rosa pallido; odore caldo, intenso; sapore dolce, morbido, vellutato, rotondo. Gradazione minima: 17°. Invecchiamento obbligatorio (in caratelli): tre anni; quattro anni per la “riserva”. Uso: da dessert.

Vin Santo di Montepulciano DOC D.M. 21/10/96 (G.U. n. 269 del 16/11/96)

Nello stesso territorio di produzione del famoso Vino Nobile di Montepulciano DOCG, con le uve di Malvasia bianca e/o Grechetto bianco (localmente detto Pulcinculo) e/o Trebbiano toscano (minimo 70%) ed eventualmente con quelle di altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, raccomandati o autorizzati nella provincia di Siena, scelte accuratamente, appassite in locali idonei e ammostate non prima del 1° dicembre dell’anno di raccolta (non prima del 15 gennaio dell’anno successivo per la “riserva”), viene prodotto questo vino dal colore che va dal giallo dorato all’ambrato intenso; profumo intenso, etereo, caratteristico, di frutta matura; sapore ampio e vellutato, con intensa rotondità. Gradazione minima: 17°. Invecchiamento obbligatorio: tre anni; cinque anni per la “riserva”. Uso: da dessert. Con le uve di Sangiovese, ovvero di Prugnolo gentile (minimo 50%), e con quelle di altri vitigni raccomandati o autorizzati nella provincia di Siena, trattate allo stesso modo dell’altro tipo ma ammostate non prima del 28 febbraio dell’anno successivo a quello della vendemmia, si ottiene il tipo “occhio di pernice” dal colore che varia tra l’ambrato e il topazio, con ampia unghia rossiccia che si fa marrone con l’età; profumo intenso, ricco, complesso, di frutta matura e altre sfumature; sapore fine, persistente, con retrogusto dolce. Gradazione minima: 18°. Invecchiamento obbligatorio: otto anni. Uso: da dessert.

Sant’Antimo DOC D.M. 18/01/96 (G.U. n. 26 del 01/02/96)

Nella località Sant’Antimo, parte del territorio amministrativo di Montalcino, in provincia di Siena, viene prodotto l’omonimo vino nelle tipologie:Bianco,Rosso,Novello,Vin Santo e Vin Santo Riserva,Vin Santo Occhio di Pernice e Vin Santo Occhio di Pernice Riserva,Chardonnay,Sauvignon,Pinot Grigio,Cabernet Sauvignon,Merlot,Pinot Nero.

Sovana DOC 
Dd 20/05/99 (G.U. n. 126 del 01/06/99)

Nella stessa zona di produzione del Bianco di Pitigliano, in provincia di Grosseto, e in particolare nell’intero territorio amministrativo dei comuni di Pitigliano e Sorano (dove si trova la località Sovana) e in parte di quello di Manciano, si ottengono i seguenti vini rossi e rosati:Rosso,Rosso Superiore,Rosato.

Val di Cornia DOC  D.M. 25/11/89 (G.U. n. 164 del 16/07/90)

Nella vasta zona che comprende i comuni di Campiglia Marittima, Suvereto, San Vincenzo, Piombino e Sassetta (in provincia di Livorno) ed il comune di Monteverdi in provincia di Pisa, si producono i seguenti tipi di vino:Bianco,Rosso,Rosso Riserva,Rosato. La denominazione di origine controllata “Val di Cornia” è accompagnata obbligatoriamente dalla indicazione di una delle quattro seguenti sottozone: “Campiglia Marittima”, “Suvereto”, “San Vincenzo”, “Piombino”.

Valdichiana DOC D.M. 30/12/89 (G.U. n. 136 del 13/06/90)

Nella zona viticola della Val di Chiana aretina e senese, precisamente nel territorio comunale di Arezzo, Castiglion Fiorentino, Cortona, Foiano, Lucignano, Marciano, Monte San Savino e Civitella in Val di Chiana, in provincia di Arezzo, e di Sinalunga, Torrita di Siena, Chiusi e Montepulciano, in provincia di Siena, si producono i seguenti vini:Bianco o Bianco Vergine,Chardonnay,Grechetto,Rosso,Rosato,Sangiovese,Vin Santo e Vin Santo Riserva.

Montecarlo DOC D.M. 01/10/85 (G.U. n. 110 del 14/05/86)

In parte del territorio amministrativo dei comuni di Montecarlo, Altopascio, Capannori e Porcari, in provincia di Lucca, si producono vini nelle seguenti tipologie:Bianco,Rosso,Rosso Riserva.

Monteregio di Massa Marittima DOC  
D.M. 03/10/94 (G.U. n. 242 del 15/10/94)

Nei vigneti situati nella parte nord della provincia di Grosseto inclusa nel territorio amministrativo dei comuni di Massa Marittima e di Monterotondo Marittimo e in parte nei territori dei comuni di Roccastrada, Gavorrano, Castiglione della Pescaia, Scarlino e Follonica si producono vini a denominazione di origine controllata “Monteregio di Massa Marittima” nelle tipologie:Rosso,Rosato,Bianco,Vermentino,Vin Santo,Vin Santo Occhio di Pernice.

Colli dell’Etruria Centrale DOC  D.M. 05/12/90 (G.U. n. 59 del 11/03/91)

Nella zona di produzione del Chianti DOCG si ottengono anche i seguenti vini riuniti sotto la denominazione “Colli dell’Etruria Centrale”:Rosso,Rosato,Bianco,Novello,Vin Santo (abboccato, amabile, dolce e secco)Vin Santo Occhio di Pernice (abboccato, amabile, dolce e secco).

Colli di Luni DOC D.M. 14/06/89 (G.U. n. 256 del 02/11/89)

Una propaggine toscana di tale denominazione che ha il suo maggior “investimento” viticolo in Liguria. Anche per questa D.O.C., alla pari del Candia dei Colli Apuani, il vitigno Vermentino sembra essere il protagonista di tale area.

Colline Lucchesi DOC D.M. 01/10/85 (G.U. n. 117 del 22/05/86)

Nella verde e lussureggiante campagna lucchese e di due comuni vicini della provincia, Capannori e Porcari, si producono i seguenti vini: Rosso, Merlot, Sangiovese, Bianco, Sauvignon, Vermentino,Vin Santo,Vin Santo Occhio di Pernice.

Cortona DOC Dd 1/09/99 (G.U. n. 210 del 7/09/99)

La denominazione deve il suo nome a Cortona, cittadina di origine medioevale della provincia di Arezzo, che domina la Val di Chiana, dai cui vigneti si ottengono vini che devono avere una percentuale minima dello stesso vitigno non inferiore all’85% e fino al 100%. Le tipologie di vino consentiti, sono i seguenti: Cortona Chardonnay, Cortona Grechetto, Cortona Pinot Bianco, Cortona Riesling Italico, Cortona Sauvignon, Cortona Cabernet Sauvignon, Cortona Gamay, Cortona Merlot, Cortona Pinot Nero, Cortona Sangiovese, Cortona Sirah, e Cortona Rosato. Inoltre Vin Santo e Vin Santo Riserva, Vin Santo Occhio di Pernice

Bolgheri DOC D.M. 01/08/83 (G.U. n. 30 del 31/01/84)

Nel territorio amministrativo del comune di Castagneto Carducci, in provincia di Livorno, si producono i seguenti tipi di vino:Bianco,Sauvignon,Vermentino,Rosso,Rosato,Vin Santo Occhio di Pernice,Sassicaia.

Candia dei Colli Apuani DOC D.M. 27/01/81 (G.U. n. 243 del 04/09/81)

In parte del territorio dei Colli Apuani e precisamente nei vigneti ubicati in terreni collinari e di favorevole esposizione dei comuni di Carrara, Massa e Montignoso, in provincia di Massa-Carrara, con le uve di Vermentino bianco (70-80%), di Albarola (10-20%) e di Trebbiano toscano e/o Malvasia bianca lunga (massimo 20%, ma con le uve di Malvasia che non devono superare il 5%), si ottiene questo vino bianco nelle tipologie:Amabile o Abboccato,Secco,Vin Santo.

Orcia DOC D.M. 22/11/95 (G.U. n. 300 del 27/12/95) Ddi 14/02/00 (G.U. n. 51 del 02/03/00)

Agli inizi del 2000, è giunta l’importante attribuzione della Denominazione di Origine Controllata Orcia. Questa DOC è disponibile nelle tipologie Bianco, Rosso, Novello e Vin Santo. L’Orcia Bianco presenta un colore giallo paglierino talvolta con riflessi verdognoli, un odore fine e fruttato e un sapore asciutto e armonico. La gradazione minima è di 11 gradi. L’Orcia Rosso presenta un colore rosso tendente al granato se invecchiato, un odore vinoso e fruttato e un sapore sapido e armonico. La gradazione minima è di 12 gradi.


Parrina DOC  
D.M. 02/08/93 (G.U. n. 200 del 26/08/93)

In parte del territorio comunale di Orbetello, in provincia di Grosseto, comprendente la località “La Parrina” (da cui il nome), si producono i seguenti vini:Bianco,Rosso,Rosso Riserva, Rosato.

Pomino DOC  D.M. 25/02/83 (G.U. n. 262 del 23/09/83)

In una ristretta zona della provincia di Firenze, che comprende parte del territorio del comune di Rùfina, si producono questi tipi di vino:Rosso,Bianco,Vin Santo Bianco, Vin Santo Rosso.

Rosso di Montalcino DOC  D.M. 25/11/83 (G.U. n. 158 del 09/06/84)

Con le stesse uve con le quali si produce il Brunello di Montalcino, vino a DOCG, nel territorio comunale di Montalcino (Siena), si ottiene questo vino rosso rubino intenso; odore caratteristico ed intenso; sapore asciutto, caldo, un po’ tannico. Gradazione minima: 12°. Invecchiamento obbligatorio: un anno. Uso: da pasto.

Rosso di Montepulciano DOC D.M. 21/12/88 (G.U. n. 145 del 23/06/89)

Nella stessa zona di produzione del Vino Nobile di Montepulciano DOCG, ovvero nel territorio amministrativo del comune di Montepulciano, in provincia di Siena, con le uve di Sangiovese, localmente denominato Prugnolo gentile (minimo 70%), ed eventualmente con quelle di Canaiolo nero (massimo 20%) e di altri vitigni autorizzati e raccomandati nella zona (massimo 20%, con quelli a bacca bianca in percentuale non superiore al 10%), si ottiene questo vino dal colore rubino; odore intensamente vinoso; sapore asciutto, persistente, leggermente tannico. Gradazione minima: 11,5°. Immissione al consumo: dal 1° marzo dell’anno successivo a quello della vendemmia. Uso: da pasto.

Morellino di Scansano DOC  D.M. 06/01/78 (G.U. n. 92 del 04/04/78)

Nella fascia collinare della provincia di Grosseto tra i fiumi Ombrone e Albegna, che include l’intero territorio amministrstivo del comune di Scansano e parte di quello della stessa Grosseto, di Manciano, Magliano in Toscana, Campagnatico, Semproniano e Roccalbegna, con le uve di Sangiovese, a cui possono essere aggiunte quelle di altri vitigni a frutto nero raccomandati e/o autorizzati nella zona (massimo 15%), si produce questo vino dal colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento; odore vinoso e, dopo l’invecchiamento, profumato, etereo, intenso, gradevole, fine; sapore asciutto, austero, caldo, leggermente tannico. Gradazione minima: 11,5°. Con una gradazione minima di 12° e un invecchiamento obbligatorio di due anni, di cui almeno uno in botti preferibilmente di rovere, questo vino può portare in etichetta la menzione “riserva”. Uso: da pasto o da arrosto.

Moscadello di Montalcino DOC D.M. 13/10/85 (G.U. n. 139 del 14/10/85)

Da uve di Moscato bianco, con l’eventuale aggiunta di quelle di altri vitigni a bacca bianca (massimo 15%), prodotte nello stesso comune da cui proviene il famoso “Brunello” deriva questo vino di antiche tradizioni e dal colore giallo paglierino; odore caratteristico, delicato, fresco e persistente; sapore aromatico, dolce e armonico, caratteristico. Gradazione minima: 10,5°. Uso: da fine pasto. Può essere prodotto anche nel tipo “frizzante” con le stesse caratteristiche del tipo tranquillo ma con spuma fine e vivace. Con le uve parzialmente appassite, raccolte nel vigneto a partire dal 1° di ottobre di ciascun anno, e sottoposte ad un eventuale ulteriore appassimento viene prodotto il tipo “vendemmia tardiva” dal colore che varia dal paglierino al dorato; odore caratteristico, delicato, persistente; sapore aromatico, dolce, armonico. Gradazione minima: 15°. Affinamento obbligatorio: dodici mesi, a decorrere dal 1° gennaio successivo all’anno della vendemmia. Uso: da dessert.

Barco Reale di Carmignano e Carmignano DOC

D.M. 17/10/94 (G.U. n. 250 del 25/10/94)
Nella zona di produzione del Carmignano DOCG si ottengono anche i seguenti tipi di vino:Barco Reale di Carmignano,Rosato di Carmignano,Vin Santo di Carmignano (secco o amabile),Vin Santo di Carmignano Occhio di Pernice.

Fonti:

Regione Toscana

www.winesnews.com

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